Non ricordavo che Faby avesse letto così tanti autori giapponesi e che tra l'altro poi sono stati anche i miei preferiti. In particolar modo Tanizaki (anzi, lui lo è anche ora). Questione Haruki Murakami: una volta letti i suoi tre libri migliori ovvero
Norwegian Wood (o lo leggi nel primi 20 anni o non lo leggi più, rischia di sembrare una cacata colossale in seguito)
Dance Dance Dance e
Kafka sulla spiaggia (bellissimo), gli altri possono essere facilmente ignorati.
Questione autori giapponesi: personalmente ho perso la testa per Osamu Dazai (il libro
Lo Squalificato soprattutto) e Kenzaburō Ōe. Entrambi autori abbastanza corposi non in termini di numero di pagine, ma di tematiche. Alcuni li ritengono molto pesanti e difficili, ma secondo me no. Le tematiche, è vero, non sono allegre (e quando mai con i giapponesi) e in particolar modo Ōe è davvero molto crudo e secco nello stile.
Il mio amore sconfinato va a
Moravia
a pari merito con Dostoevskij, poi Bernhard (e il suo stile fantastico che fa venire l'ansia!) e William Somerset Maugham con Gide nella top.
Ora sto leggendo "L'abitudine di amare" di Doris Lessing anche se non sono un'amante dei racconti.