| Allora ieri sera ho visto Trauma, e prima di qualunque commento una sola cosa è d'obbligo che io dica: DOPPIATE LA ARGENTO! non si può veramente sentire con quell'accento romanesco...quando dice "sono una studentessa rumena" io avevo capito, e sperato, avesse detto "romana!"...
Comunque passando oltre questo limite, ho notato che beh, non è lo schifo che molti descrivono, ma non è proprio riuscito in ogni caso, almeno, non stilisticamente;
non sembra nemmeno un film di Argento: troppo definiti i colori, troppo normali le ambientazioni, tutto davvero troppo curato come un qualunque telefilm, atmosfera zero, non un brivido, davvero;
la colonna sonora affidata a un anonimo fan di Williams è poi quanto di più inutile abbia mai sentito...e nei film di Argento la musica è una componente direi fondamentale: qui l'accompagnamento è proprio insignificante, non stupisce, non turba, non resta impresso assolutamente;
gli omicidi, che già da Opera erano tutti uguali, qui non sono nemmeno interessanti a livello splatteristico, trattandosi della ripetizione infinita della scena dell'ascensore dell'egregio sig. P.Rosso, riadattata in maniera insignificante, per poi piantarci sul finale una mezza citazione da Phenomena, blah.
Resta interessante, invece, la cura per gli aspetti psicologici dei personaggi, il tema dell'anoressia, del sogno: quella è la cosa che più tiene un minimo alta l'attenzione; suggestive, nonostante lo squallore generale, alcune scelte e alcuni momenti: la scena del manicomio, molto angosciante, gli ospiti della seduta spiritica, ricchi squallidi, e una su tutte, la scena del parto, che giunge in extremis a rialzare le sorti di un film tutto sommato deludente, non in se stesso, ma in quanto Argentiniano: privo di stile, privo di personalità. Un'occasione davvero sprecata, visti gli spunti, davvero molto interessanti, e il talento che il regista ha dimostrato in passato, anche senza sfociare nel fantasy (un esempio su tutti, Tenebre, che rischia di diventare il mio preferito).
Sufficenza rosicata a un film tutto sommato mediocre, ma comunque superiore a Inferno, che ancora devo rivedere, e ancora considero sopravvalutatissimo.
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