Dunque, ieri ho visto tre film.
Tarantola: fantahorror anni '50 dallo squisito sapore rétro, con il classico ragno che diventa gigantesco per via delle radiazioni e comincia a mietere vittime...bella l'ambientazione desertica e belli anche gli effetti, in proporzione al budget e all'epoca, naturalmente. Ritmo a tratti un po' blando, ma c'è una netta ripresa nel finale. 6,5/10
Duel: il primo film di Spielberg, allora solo venticinquenne e già geniale! Tutto il film si basa su un'idea di partenza molto esile: un automobilista qualsiasi viene inseguito, in un giorno qualsiasi, da un gigantesco camion che per qualche motivo gliel'ha giurata e vuole la sua morte. Che Spielberg riesca a imbastire su questo spunto un film di un'ora e mezza senza nemmeno un tempo morto è un monumento alla sua classe. Mozzafiato la suspense che il regista riesce a imbastire per le strade che solcano terre aride e desolate, illuminate da una luce accecante...7,5/10
The Darwin Awards: commedia che dovrebbe parlare dei famigerati "premi Darwin", storie al limite della leggenda metropolitana su persone che muoiono in maniera assolutamente idiota. Dico "dovrebbe" perché poi spesso e volentieri il regista divaga, infila la storia d'amore d'obbligo e persino una sotto-trama poliziesca intrecciata coi romanzi beat (!) che onestamente non si capisce proprio che ci stia a fare. Bizzarra e poco riuscita anche la trovata di girare il film in stile pseudo-documentaristico, con i due protagonisti seguiti tutto il tempo da un cameramen rompipalle. Alla fine le parti più divertenti sono quelle in cui dei personaggi secondari muoiono o restano menomati a causa della loro imbecillità: memorabile la sorte che tocca a due metallari (sfigati, stupidi, birraioli, accannati, volgari e puzzolenti come
tutti i metallari, naturalmente) che decidono di entrare senza biglietto al concerto dei Metallica. I quattro eroi del metallo californiani fanno una simpatica comparsata nella parte di loro stessi. Oh mio Dio ho scritto un poema epico, concludo in breve: senza infamia e senza lode. 6/10