CITAZIONE (Metal Head @ 25/6/2006, 01:18)
CITAZIONE (The_Keeper @ 24/6/2006, 16:53)
so tutte uguali...
no...assolutamente no....tu quante ne hai ascoltate per dire questa cosa????
è vero, gli do ragionissima al metal head.
e guardate, tanto per dimostrare che non parlo da fan ottuso, vi do le differenze fondamentali:
musicalmente...
battle hymns:
hard'n'heavy, con, come finale, battle hymn, epic metal
into glory ride, hail to england:
a mio parere gni album ha atmosfere a se stanti, è diverso dagli altri, ma qui i manowar esplorano l'epic metal propriamente detto...lento, maestoso, oscuro, monolitico.
sign of the hammer:
sempre epic metal (meno le prime due song, più hard'n'heavy), ma che suona molto diverso da quello fatto finora, meno oscuro forse, con atmosfere diverse
fighting the world:
un album principalmente hard'n'heavy di maniera, qui l'epicità è assente
kings of metal:
un album di heavy metal sparato, dotato di un epicità lontana dalla lentezza di una volta, più veloce e pomposo, che si lascia andare anche a una canzone prettamente sinfonico, the crown and the ring, con la voce di eric adams accompagnata dal coro della cattedrale di birmingham, se non sbaglio.
the triumph of steel:
ancora più veloce, qui c'è un batterista che è una macchina da guerra, i manowar cosi sparati e tecnici nessuno li aveva mai sentiti, una canzone come ride the dragon, o power of thy sword, trovatemene di REALMENTE somiglianti tra gli album precedenti.
louder than hell:
meno ispirato, il secondo calo dopo fighting, contiene delle belle canzoni, ok, però..heavy metal di maniera, la voce di adams è graffinate e non i lascia andare alla solita profondità...
warriors of the world:
pomposo, infarcito di tastiere e riempitivi, non credo di aver mai sentito i manowar cosi sinfonici prima.
testi...
nel primo si parla principalmente di bikers, ma già si fanno largo l'epicità barbarica e l'autocelebrazione.
poi, in IGR e HTE prende il sopravvento un epicità alla conan il barbaro, cupa e violenta, che sfocia ne leitmotiv nordici di sign of the hammer, e per la prima volta, sempre in sign of the hammer, un fatto di cronaca, il suicidio di guyana.
tutto questo accompagnato dalla tipica tamarraggine biker e fierezza metallara, che ancora hanno da esplodere.
in fighting si ha già un intensificarsi di questi temi, che si mischiano all'epicità barbarcia, scatenata contro i "fols" e i "poser" in kings of metal.
in triumph coi testi si esagera, addirittura un'ammirabile, se non altro, trasposizione dell'iliade, che (tanto per rispondere a n.i.b.) pur non essendo perfetta, a tratti tocca un epicità sensazionale e strappalacrime, hector's last hour è qualcosa di incredibile cazzo! e per la seconda volta, cronaca, il massacro dei nativi americani.
louder e warriors trattano generalmente del truismo ecc., più qualche novità, il cowboy di outlaw, per esempio, e l'inno (si mi fa cagare, sia idea sia canzone, però va detto) all'america di the fight for freedom.
è vero, ci testi mantengono tanti clichè, ma non mi sembra una npvità nel metal.
è musicalmente che davvero non capisco come si faccia a dire che tutt le canzoni sono uguali.
io poi non sono stato a descrivere la differenza tra ogni singola canzone di ogni singolo album...capisco che outlaw abbia un che di somigliante a the power, ma di qui a dir che son TUTTE UGUALI, ce ne passa!
tutto ciò che ho detto non toglie che i ManOwaR siano una band oggi criticabilissima, che infatti io critico, sia per i tipici ritardi ( 6 anni per album mediocri NON va bene) sia per l'ATTUALE ispirazione, che sembra ssere scarsina.
scusa lady, non ti incazzare se ho parlato a lungo dei manowar...
spero non ia un prob, nella sezione apposita!